E se si potesse creare un'applicazione per la propria azienda senza dover assumere sviluppatori software costosi e difficili da trovare? Questa è la promessa delle piattaforme low-code e no-code: strappare dalle mani degli ingegneri il potere di risolvere i problemi del flusso di lavoro. Ve lo immaginate? "Ora", dice David Adkin, cofondatore e CEO della piattaforma no-code Adalo, "gli imprenditori possono risolvere i propri problemi".
È un cambiamento enorme. Il fatto che chiunque, a prescindere dalle capacità di programmazione, possa creare con il drag-and-drop un'applicazione mobile perfettamente funzionante, o addirittura dire a un computer in parole povere cosa vuole che faccia quell'applicazione, significa che le aziende hanno ora a disposizione un potente strumento per migliorare rapidamente e a basso costo la loro presenza digitale.
Tuttavia, ci sono alcune cose che vale la pena sapere se volete unirvi alla rivoluzione. Abbiamo intervistato alcuni esperti del settore per fornirvi alcuni consigli fondamentali per andare avanti anche senza codice.
Comunicare troppo
Anche le applicazioni low-code richiedono pianificazione, governance e formazione, secondo Rachel Brennan, vicepresidente del marketing di prodotto della società di software Bizagi, con sede a Washington. Coinvolgete i team IT e quelli legali per monitorare i problemi di sicurezza, conformità e scalabilità associati al nuovo software.
Attenzione agli oggetti luccicanti
Tara Reed, fondatrice della scuola di no/low-code Apps Without Code, suggerisce di provare diversi strumenti e di sceglierne uno che corrisponda al proprio livello di competenza. Se avete già esperienza di progettazione, dice, "scegliete uno strumento che vi dia molta libertà di progettazione".
Per orientarvi nella scelta, consultate gli "Strumenti da provare" qui sotto.
Liberate tutto il vostro potenziale
Il no-code e il low-code non sono solo per i prodotti rivolti ai consumatori. Ed Macosky, chief innovation officer dell'azienda IPaaS Boomi di Chesterbrook, Pennsylvania, consiglia di sfruttare la potenza dell'intelligenza artificiale e dell'apprendimento automatico di queste piattaforme per automatizzare i flussi di lavoro dei team interni.
Non siate timidi
Non cercate di perfezionare un'applicazione prima di immetterla sul mercato, dice Emmanuel Straschnov. Il fondatore di Bubble, con sede a New York, sostiene che le piattaforme no-code come la sua consentono agli imprenditori di iterare più velocemente e di raccogliere più dati rispetto alla programmazione tradizionale, quindi vale la pena ottenere il feedback degli utenti il prima possibile. Assicuratevi solo di non memorizzare nell'app informazioni personali come i numeri di carta di credito o di previdenza sociale.
Strumenti da provare
Adalo: per creare applicazioni mobile native
Bubble: Per chi ha bisogno di flessibilità
Glide: Per creare la vostra prima applicazione
Webflow: Per creare siti web e landing page
Di Melissa Angel